Facebook, relazioni e società

Considerato che dal 2008 il numero di utenti dei SNS (Social Network Sites) è raddoppiato, e che Facebook domina qualunque sondaggio e classifica nel bene e nel male, è normale trovare migliaia di articoli sul prodotto di Zuckerberg, sentire migliaia di opinioni, percepire centinaia di supposizioni.

E così ancora negli ultimi giorni, si è parlato del calo del numero di utenti del social network, dell’inversione di tendenza che ha visto qualche profilo cancellato (una percentuale davvero minima) e un leggero arresto nell’aumento di nuovi iscritti.
Gli osservatori più attenti e più pronti, per intento o per caso, hanno subito collegato questi dati ad altre analisi, agli effetti che l’interazione tra individui attraverso internet ha sulla famiglia. Secondo queste osservazioni, il nuovo nucleo familiare vedrebbe figli perennemente al computer, genitori incantati dai mobile devices e pochissime interazioni.

Il Pew Research Center & American Life Project ha condotto un sondaggio per esplorare le reti sociali e valutare come l’uso delle tecnologie sia collegato a fiducia, tolleranza, sostegno sociale, comunità e impegno politico.
In particolare, a Facebook sono attribuiti i meriti di riportare in vita rapporti dormienti, aumentare la fiducia e l’intensità dei rapporti, rafforzare o incentivare l’impegno politico e la coesione.

Volendo considerare i pareri più pessimistici già menzionati, potremmo tornare a valutare l’accoglienza che ogni innovazione ha ricevuto da parte di analisti e sociologi:i libri erano vietati perché isolavano dal mondo esterno, la televisione alienava ed eliminava le interazioni sociali. Eppure oggi sui libri si discute, davanti alla televisione si conversa. Ed entrambe le tecnologie sono state superate da un altro gigante.

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Francesca Ferrario, Presenza Online

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