Facebook, 5 novità per convincere gli investitori [Parte Seconda]

Mobile Advertising Platform
Annunciata il 18 settembre 2012, la piattaforma di advertising mobile sviluppata da FB permette agli inserzionisti di migliorare il targeting dei loro annunci pubblicitari all’interno delle app e dei siti esterni a Facebook. Tale strumento dovrebbe risolvere il gravoso problema dell’inaccurata targetizzazione degli ads, quel fenomeno secondo cui uno specifico ad con un determinato contenuto non raggiunge l’audience corretta (quella cioè che dovrebbe essere interessata all’oggetto dell’advertising) ma viene disperso e indirizzato verso gente che non cliccherà sul messaggio pubblicitario mostrato.

A differenza di tutti gli altri infatti, Facebook conosce molto bene i suoi utenti, e la cosa stupefacente è che non paga neanche per raccogliere tali informazioni proprio perchè siamo noi i primi, volontariamente e non, a “dargliele in pasto”. Con il bacino di informazioni quali biografia, contenuti condivisi, like, foto, post, commenti, app utilizzate tale nuova piattaforma mobile riuscirebbe a indirizzare in modo dettagliatissimo un messaggio ad esempio all’utente catalogato come “donna trentenne sposata amante dei viaggi”, “giovane ventiseienne rampante amante del surf e residente a Las Vegas”, “figlio di papà milanese che vive in Brera e frequenta la Milano da bere”, insomma ci siamo capiti. Pensate all’aumento di probabilità che un messaggio con un determinato contenuto venga cliccato da un utente che ha involontariamente o volontariamente espresso un interesse proprio per quel contenuto.

I numeri sono dalla parte di FB. Come descritto nel post qui linkato infatti tutti i più tipici KPI che vengono utilizzati per determinare l’efficacia di una campagna di advertising digitale evidenziano il ritorno che tale piattaforma può portare agli inserzionisti e in seconda battuta a FB stesso. C’è da sottolineare poi l’importanza che l’utilizzo di una tale piattaforma può portare sulla user-experience dell’utente: FB infatti non è costretta ad inserire più banner e advertising per guadagnare di più proprio perché gli ad inseriti hanno un ritorno più alto e quindi la user experience per l’utente rimane semplice e fluida non turbando il normale uso del servizio.
Last but not the least FB “ha visto lungo” introducendo tale piattaforma proprio perché il mondo di Internet è sempre più raggiunto da noi utenti tramite le ormai onnipresenti apps, andando a costituire quindi una nicchia di mercato ricca e inesplorata dove FB di sicuro sarà il Gigante da sconfiggere.
Oggi FB continua a chiamare tale piattaforma un test, lasciando l’utilizzo solo ad alcuni partner fidati e non dichiarando in modo chiaro performance e dettagli. Sarà solo il tempo a dirci se tale novità porterà benefici o meno…..we will see!
App Install Ads
Annunciato il 7 agosto, App Install Ads permette agli sviluppatori di pagare per avere la propria “Install Now” ads nelle news feed dei nostri smartphones.Tramite tale funzionalità I nostri amici “smanettoni” possono mostrare il nome della loro app, la loro icona, la descrizione, il loro FB App Center rating e anche i nostri amici che la usano. Se per caso decidiamo di cliccarci sopra veniamo direttamente re-indirizzati all’App Store o al Google Play market dove ovviamente possiamo facilmente scaricarla.
Se come dicevo (e ovviamente anche altre personalità più credibili sostengono) il web mobile sarà fatto di apps, Facebook con questa mossa vuole diventare il mezzo tramite il quale gli inventori smanettoni avranno la possibilità di sponsorizzare le loro creazioni in modo facile e diretto, pagando fior fior di dollari ovviamente.

Considerando che c’è già un mondo di utenti che sono disposti a pagare per scaricare app di un certo livello e che il social network per antonomasia può contare su circa 604 milioni di utenti attivi mensili che accede ad FB tramite smartphone (vedi immagine sotto) il potenziale è enorme.

Stefano Gattinara

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