Onde, cerchi e buchi nell’acqua: Google+ e i multi-social-network

Con il lancio di Google+ l’azienda di Mountain View non può più fallire nel social. Dopo la falsa partenza di Orkut e un periodo di sottovalutazione del fenomeno, Google era partita alla carica con Wave nel 2009 e con Buzz l’anno dopo, due servizi che non hanno intaccato la crescita di facebook. Di recente aveva lanciato +1 di cui adesso si capisce meglio la funzione strategica.

Ora Google si gioca la faccia aprendo un vero social network che arriva quando il suo concorrente è all’apice del successo. C’è chi pensa che non ce la farà nonostante le buone funzionalità , prima tra tutte Circles che compartimenta gli amici; c’è chi è rimasto favorevolmente impressionato e chi attende la contromossa di facebook.

Perché due social network orizzontali coesistano bisogna che gli utenti vogliano raccontarsi contemporaneamente in due posti diversi. Potrebbe essere una fatica troppo grande. È un’opportunità  per delle app mobili che facciano post in entrambi i network ma twitter ci ricorda che quest’approccio alle volte non è gradito. Google ha il vantaggio di poter integrare il suo network in maniera profonda dentro ad Android. Nel settembre 2010 si diceva che pure facebook stesse lavorando ad un suo telefono e nel frattempo Microsoft, che è suo azionista, ha fatto lo storico accordo con Nokia e potrebbe non fermarsi lì.

Se non ci fosse un vincitore il nostro lavoro in un mondo multi sociale richiederebbe fare doppio marketing, sviluppare doppie app, raddoppiare lo staff per non raddoppiare i tempi e quindi doppi costi per i clienti o mezze tariffe per le agenzie. Sicuramente qualcuno starà tifando contro Google sperando che anche quest’iniziativa fallisca in fretta ma si ricordi che la concorrenza aiuta a migliorare.

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Paolo Montrasio, INNEXTA | TECH

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